Predisporre percorsi di gioco sul blog Diritti e Salute

Spazio dedicato al mio libro "Predisporre percorsi di gioco" sul blog Diritti e Salute




Tratto dal sito:



Commenti

  1. Ringrazio nuovamente il blog Diritti e Salute per lo spazio dedicato al mio libro che è pubblicato sia in versione ebook che cartacea.

    I concetti fondamentali del testo sono contenuti nel titolo:

    - Predisporre secondo la triplice accezione di "Predisporre", nel senso di fornire al paziente un setting interno/psichico ed esterno (fisico-strutturale), con dei confini ben delimitati; “Disporre” in riferimento alla “soggettività” dello psicologo clinico “messa al servizio” del paziente: “mettere al servizio” significa che è il paziente e non il terapeuta a decidere quali, come e quando usare i mezzi che gli sono stati forniti. In questa ottica fondamentale diviene l’immedesimazione, anziché l’interpretazione, come evidenziato da autori quali Ferenczi e Winnicott; infine “Porre” la creatività del terapeuta nell’incontro con il paziente.
    - Percorso, inteso come due storie (quella del terapeuta e del paziente) che si incrociano generando un nuovo percorso costruttivo per entrambi. Solo se il terapeuta sostiene la regressione del paziente lo aiuta a progredire, come Virgilio che accompagna il Dante personaggio a riappropriarsi del Dante autore e divenire guida di se stesso, ed è possibile affermare che la somma di uno più uno è uguale a tre.
    - Gioco in cui il bambino sperimenta tutta la propria personalità e che mi richiama sia la storia di Francesca descritta nella seconda parte del libro, sia la copertina disegnata da mia moglie che ha colto tutti gli aspetti sopra menzionati: il lunapark, luogo in cui l’aggressività viene premiata e che per Winnicott è la prima forma di amore del bambino nei confronti della madre; la panoramica che simboleggia una visione a 360 gradi della vita; il gazebo richiama la funzione di accoglienza del paziente; la bambina che ha in mano un palloncino e nell’altra il cane, che riguardano rispettivamente il divertimento e le responsabilità. Il papà ce guarda la figlia da una giusta distanza, così come il terapeuta nello svolgere allo stesso tempo la funzione materna e quella paterna.

    Per maggiori informazioni e curiosità Vi rimando al blog: www.antonio-cisternino.blogspot.it

    Buona lettura.

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